Estate 2020 e sole: ecco come dieta e integratori possono aiutarti per l’estate

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Estate 2020 e sole: ecco come dieta e integratori possono aiutarti per l’estate

Anche se le vacanze rimangono un’incognita, che il sole tra qualche settimana diventerà più forte è una certezza. Ci si è chiesti se la poca o assente esposizione ai raggi solari durante il lockdown abbia influito sulla produzione di vitamina D, ormone importante per l’assimilazione del calcio, ma secondo gli esperti se ne farà scorta in estate. Segui gli articoli con studi scientifici sull'argomento di Spazio SoloSalute®, il tuo centro benessere in centro a Milano per consulenze Naturopatia, Nutrizione, massaggi, bellezza naturale, prodotti naturali.

Cominciamo pian piano a pensare all'estate ed a proteggere la pelle, anche mangiando in modo diverso

Lockdown: minore esposizione al sole e preparazione della pelle

Ci si è chiesti se la poca o assente esposizione ai raggi solari durante il lockdown abbia influito sulla produzione di vitamina D, ormone importante per l’assimilazione del calcio, ma secondo gli esperti se ne farà scorta in estate.  Anche per chi vive in città, saranno sufficienti 15-20 minuti al sole con viso, braccia e mani scoperti tre volte a settimana per recuperare il tempo perso.

Per quanto riguarda la “preparazione” della pelle all’estate, secondo Piergiacomo Calzavara Pinton, ex presidente della Società italiana di dermatologia (Sidemast): “La minore esposizione alla luce non ha reso la nostra cute più debole". Paradossalmente si consiglia maggiore attenzione ai fototipi scuri: a differenza degli anni scorsi, siamo stati meno al sole, per questo si dovrà valutare un’esposizione progressiva ai raggi solari e aumentare la protezione.

Dieta e integratori

Oltre a una dieta ricca di frutta e verdura e all’utilizzo di creme solari, sarebbe utile inserire nella strategia di prevenzione integratori a base di vitamine, antiossidanti ed estratti vegetali. Il fotoprotettore orale, infatti, deve essere abbinato ad un’alimentazione sana e all’utilizzo di prodotti topici, inoltre non deve diventare motivo per attuare comportamenti scorretti.  

Antonio Clavenna, epidemiologo del dipartimento di Salute Pubblica, Istituto Mario Negri di Milano afferma che spesso, nel momento in cui si utilizzano strumenti di protezione, possono essere favoriti atteggiamenti a rischio a causa di un falso senso di sicurezza. Secondo il dermatologo, l’aumento dell’utilizzo di prodotti solari non coincide con un abbassamento dei casi di melanoma, infatti nel 2019 l’Associazione italiana di oncologia medica ha stimato 12.300 nuovi casi, con un trend d’incidenza in aumento sia negli uomini (+ 4,4%), che nelle donne (+ 3,1%), ma anche tra i giovani. 

Si gioca d'anticipo

In genere si consiglia di iniziare ad assumere integratori solari un paio di mesi prima dell’estat: "ma dato che le sostanze contenute non si depositano nell’organismo per un uso successivo, può essere sufficiente cominciare tre-quattro giorni prima -  precisa Calzavara Pinton. Questi prodotti sono ricchi di antiossidanti e anche a maggio e giugno sono utili a combattere lo stress ossidativo degli organi interni dovuto a fattori ambientali o stili di vita, come l’inquinamento e il fumo.

Gli integratori solari sono una miscela di principi attivi naturali presenti in gran parte della frutta e della verdura: Vitamina A, E, vitamine del gruppo B, selenio, zinco, estratti vegetali. Carotenoidi, come betacarotene e licopene precursori della vitamina A, sono presenti in grandi quantità in carote, pesche, albicocche, anguria e pomodori (cotti), mentre le vitamine B ed E, le troviamo soprattutto in semi e i cereali.

Lo studio

Uno studio di aprile pubblicato sul Journal of the American Academy of Dermatology, sottolinea che i dati più promettenti riguardano sostanze come la nicotinamide, la vitamina D e il polypodium leucotomos, un estratto di felce sudamericana. L’ex presidente Sidemast, conferma che la nicotinamide è l’unica vitamina per cui è stata dimostrata un’attività di prevenzione dei carcinomi cutanei su grandi popolazioni. La nicotinamide è presente negli integratori come niacina o niacinamide

La vitamina D, blocca il danno al Dna, migliorando la cheratinizzazione della pelle, allo stesso modo della biotina, meno studiata ma frequente nelle formulazioni di integratori orali per il sole. Il polypodium, contiene una miscela naturale di flavonoidi (come caffeine e xantine) con attività preventiva contro le reazioni cutanee al sole, che interessano circa il 20% della popolazione". Nelle formulazioni trovano spazio anche sostanze come il tè verde o il resveratrolo. "Meno studiate a livello di fotoprotezione – puntualizza il dermatologo – ma pur sempre con un ruolo antiossidante riconosciuto".

Abbronzati a lungo

Prendere il sole in modo sano significa anche riuscire a mantenere l’abbronzatura più a lungo. Il colorito della pelle è l’espressione della melanina: questa viene fornita ai cheratinociti, cellule superficiali dell’epidermide, dai più profondi melanociti quando inizia l’esposizione al sole.

L’obiettivo è evitare che la cute “vada troppo veloce, infatti i melanociti hanno una capacità di produrre melanina entro certi limiti; ciò significa che se mi espongo al sole troppo e male, la melanina viene prodotta sempre nella stessa quantità, ma la cute si difende scottandosi, desquamandosi e rigenerandosi più rapidamente. In questo modo perderemo l’abbronzatura, per mantenerla intensa e duratura bisogna esporsi gradualmente, rinnovando ora dopo ora l’utilizzo della crema solare, senza dimenticare quella idratante, per tutta l’estate.

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