Microbiota intestinale: secondo la scienza è in perenne comunicazione con il cervello

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Microbiota intestinale: secondo la scienza è in perenne comunicazione con il cervello

Tutti ormai sappiamo che l’intestino è considerato un secondo cervello, ma sapevate che microbiota intestinale e cervello sono sempre in comunicazione? Segui gli articoli con studi scientifici sull'argomento di Spazio SoloSalute®, il tuo centro benessere in centro a Milano per consulenze Naturopatia, Nutrizione, massaggi, bellezza naturale, prodotti naturali.

Tutti ormai sappiamo che l’intestino è considerato un secondo cervello, ma sapevate che microbiota intestinale e cervello sono sempre in comunicazione?

Il microbiota intestinale, presente in maniera equilibrata, è di fondamentale importanza per la nostra salute, tuttavia puó essere alterato dalla nostra dieta alimentare, dall’uso di alcuni farmaci e da fattori ambientali; l’alterazione della flora batterica può portare a malattie infiammatoria intestinali, sindrome dell’intestino irritabile, diatebe di tipo 2 e obesità.

Relazione tra microbiota intestinale e cervello

Evidenze scientifiche dimostrano che il microbiota intestinale é in grado di influenzare il funzionamento del cervello e la salute mentale attraverso l’asse microbiota-intestino-cervello.

Si conosce ancora poco riguardo agli effetti dei batteri intestinali sul cervello, tuttavia gli scienziati ipotizzano un impatto sull’umore, interferendo con comportamenti come ansia e depressione. I microbi intestinali possono anche stimolare la produzione di citochine, responsabili di processi infiammatori che aumentano il rischio di malattie come Alzheimer e Parkinson.  

Come avviene l’interazione tra cervello e intestino?

La comunicazione dell’asse microbiota-intestino-cervello é bidirezionale: l’intestino invia segnali al cervello e viceversa e si basa su scambi di messaggi neurali, ormonali, metabolici e l’attivazione del nervo vago.

Il nervo vago collega il cervello con i visceri del torace e quelli dell’addome ed ha molte importanti funzioni come la regolazione della temperatura e la riduzione delle infiammazioni. Il nervo vago è in grado di percepire i composti microbici e di trasferire le informazioni intestinali al sistema nervoso centrale che, in base al tipo di stimolo ricevuto, rilascerá delle risposte di tipo ormonale, motorio e comportamentale.

Un altro metodo di comunicazione tra i due organi é l’interazione diretta dei metaboliti rilasciati dai batteri intestinali con i recettori presenti sulle cellule neuronali.

Il cervello produce ormoni dello stress come la noradrenalina che influenza la colonizzazione dei batteri intestinali. L’ipotesi degli scienziati è che la noradrenalina si leghi ai recettori presenti sulle cellule batteriche, stimolandone la crescita.

Conferme sperimentali

Le ipotesi sono state confermate da un esperimento effettuato sui topi, in cui la somministrazione di un patogeno che causa diarrea (Campylobacter jejuni) provocava alti livelli di ansietà. In un altro esperimento, trenta volontari sono stati trattati con dei probiotici e successivamente sottoposti ad un questionario che determina i livelli di ansia e stress: è emersa una riduzione di questi disturbi psicologici oltre a bassi livelli di cortisolo nelle urine.

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