Scoperta degli scienziati: la cistite è collegata a un uso eccessivo di antibiotici

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Scoperta degli scienziati: la cistite è collegata a un uso eccessivo di antibiotici

La cistite è un'infiammazione piuttosto acuta o cronica della vescica, normalmente messa in relazione a un'infezione batterica. Segui gli articoli con studi scientifici sull'argomento di Spazio SoloSalute®, il tuo centro benessere in centro a Milano per consulenze Naturopatia, Nutrizione, massaggi, bellezza naturale, prodotti naturali.

La cistite è un'infiammazione acuta, subacuta o cronica della vescica ed è solitamente causata da un'infezione batterica.

Il fattore scatenante, più raramente, può essere l'assunzione di farmaci o molecole irritanti presenti in prodotti per l'igiene intima o gel spermicidi.

Come spiega il portale di Humanitas, rinomato polo ospedaliero milanese, la cistite in combinazione con un’infiammazione può essere dolorosa e fastidiosa, anche se in genere non è pericolosa a meno che l'infezione non si estenda ai reni.

Escherichia coli ed antibiotici

Di solito è causata dai germi presenti nell'ultimo tratto dell'intestino e, spesso, il batterio protagonista è l'escherichia coli. I microrganismi possono raggiungere la vescica attraverso l'uretra, passando dagli organi vicini o attraverso il sangue.

Secondo la Fondazione Italiana Continenza, la cistite colpisce in media una donna su due. Gli esperti hanno evidenziato un eccessivo utilizzo di antibiotici che, nella cura, rischia però di risultare inefficace.

Cos’è l’antibiotico-resistenza

"Una donna su due ha sofferto di cistite almeno una volta nella vita e il farmaco che le è stato prescritto era quasi sempre un antibiotico e non sempre quello giusto", ha spiegato Roberto Carone, presidente emerito della Fondazione Italiana Continenza, nel corso della presentazione del documento elaborato dalla Fic insieme a medici di famiglia, farmacologi, ginecologi e urologi appartenenti a numerose società scientifiche.

La causa è legata al fenomeno dell'antibiotico-resistenza, cioè la capacità naturale o acquisita di un batterio di resistere all'azione degli antibiotici. L’esperto afferma che è un processo in preoccupante crescita e non sempre il trattamento, porta a un miglioramento delle condizioni e ad evitare che il problema si ripresenti.

Una possibile soluzione

Terapia e prevenzione si fanno spesso con una terapia non antibiotica (ad esempio con una buona integrazione di D-mannosio, un monosaccaride) ad alte dosi.

Sul fenomeno dell'antibiotico-resistenza si è espresso anche Francesco Scaglione, docente di Farmacologia alla Statale di Milano e responsabile della Farmacologia del Niguarda, il quale definisce l’antibiotico-resistenza una minaccia per la salute pubblica, in Italia e nel mondo.

Gli antibiotici sono stati sicuramente una delle scoperte più importanti dell'uomo, ma adesso è probabile un futuro senza questi farmaci efficaci per diversi tipi di batteri.

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