Emergenza coronavirus Italia: strage silenziosa nelle case di riposo

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Emergenza coronavirus Italia: strage silenziosa nelle case di riposo

Emergenza coronavirus Italia: strage silenziosa nelle case di riposo

“Svuotate” le case di cura per anziani di tutta Italia. Questa volta la denuncia arriva dalla zona del modenese

 

In questi giorni la morsa del coronavirus sembra essersi allentata. Tutti speriamo in una strada in discesa, verso la ripresa di una nuova “normalità 2.0”.

C’è una triste costante che ha unificato l’Italia, senza distinzione tra Nord, Centro e Sud.

I più deboli, quelli già invisibili nel “vecchio mondo”, non sono stati risparmiati. Sono stati dimenticati e lasciati lontani dalle cronache nazionali. Gli anziani e i malati nelle strutture di cura.

 

I dimenticati

Case di cura, ospizi, strutture per l’assistenza alla demenza senile, sono stai i luoghi che la collettività ha lasciato al proprio destino, talvolta di focolai che si sono accesi e spenti autonomamente, senza dare fastidio a nessuno.

Francesca ha perso il nonno durante il ricovero in una casa di cura nel Modenese. Come lei, centinaia di famiglie impotenti alla brutalità del coronavirus.

Lo stesso vale anche per i medici e infermieri che si sono ammalati e hanno perso la vita in queste strutture,come ha fatto notare la sindaca Maria Costi riferendosi all’Opera Pia Castiglioni nel modenese.

 

Strage silenziosa

I decessi in tutta Italia probabilmente sono più numerosi di quelli annunciati finora. Di fatto stiamo assistendo a una delle stragi più efferate e silenziose del nostro tempo.

Un modello, il nostro italiano, che all’inizio sembrava esagerato, ma che ora inizia a rivelare la sua efficacia e ad essere copiato nel resto del mondo.

Le condizioni restrittive, la quarantena e l’isolamento sono tuttora necessarie di fronte alla pandemia.

Il monito è che tali misure però non blocchino le indagini di chi cerca verità per sè e per i propri cari colpiti da questa sciagura. Proprio come Francesca Sanfelice.