La tachicardia (dal greco kardia, cuore) è un'aritmia del cuore caratterizzata dall'aumento della frequenza del battito cardiaco al di sopra della frequenza cardiaca normale, 60-70 battiti al minuto.
Si distinguono diversi tipi di tachicardia
Nella tachicardia sinusale il nodo senoatriale emette impulsi con una frequenza fra i 100-180 battiti/minuto, rappresentando una risposta fisiologica a situazioni come l'esercizio fisico, la digestione, lo stato ansioso, l'emozione, lo stress, la febbre, l'ipotensione, lo scompenso cardiaco congestizio, la tireotossicosi.
La tachicardia atriale è una aritmia che origina nell'atrio e si presenta con una frequenza cardiaca di 150-200 battiti/minuto. È generalmente causata da intossicazioni da digitale, può presentarsi nelle cardiopatie ischemiche e reumatiche.
La tachicardia giunzionale (o nodale atrio-ventricolare) è conseguente a una esaltazione dei normali pacemakers giunzionali atrioventricolari e si presenta con una frequenza cardiaca superiore al ritmo normale; può essere causata da intossicazione da digitale ed è presente nella febbre reumatica e nell'infarto miocardico.
La tachicardia ventricolare è causata da un focus ectopico ventricolare e presenta una frequenza compresa fra i 150-210 battiti/minuto; è generalmente associata a infarto del miocardio, a cardiopatia reumatica, a intossicazione da digitale, a miocardiopatie.