Nicotina, problemi a cuore e fegato per un’euforia che dura poco

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Nicotina, problemi a cuore e fegato per un’euforia che dura poco

La sostanza contenuta nel tabacco è un forte stimolante che crea dipendenza, con gravi controindicazioni per la salute. Di per sé non è cancerogena, ma può favorire l’azione del papilloma virus. Segui gli articoli con studi scientifici sull'argomento di Spazio SoloSalute®, il tuo centro benessere in centro a Milano per consulenze Naturopatia, Nutrizione, massaggi, bellezza naturale, prodotti naturali.

La nicotina contenuta nel tabacco è un forte stimolante che crea dipendenza, oltre ad altre gravi controindicazioni per la salute. Non è cancerogena, ma può favorire l’azione del papilloma virus.

Sigarette: cosa c’è nel fuo di tabacco

Il fumo di tabacco contiene circa 4800 sostanze, sia nella sigaretta spenta sia durante la combustione. Per produrre le sigarette vengono inseriti additivi per conferire un determinato sapore. La nicotina, una volta accesa la sigaretta, rilascia monossido di carbonio e catrame ed altre sostanze pericolose per noi e per gli altri.

Ma cos’è la nicotina e come agisce sul nostro organismo?  A questa domanda risponde Licia Siracusano, coordinatrice del Centro Antifumo di Humanitas in un articolo apparso su Humanitasalute, che vi riproponiamo.

Cos’è la nicotina?

La nicotina è un alcaloide stimolante, una sostanza psicoattiva che causa una dipendenza molto forte.  La maggior parte della nicotina viene eliminata nel fegato ed anche, in misura minore, nei polmoni e nei reni. Il tempo che il nostro organismo impiega per dimezzare il livello di nicotina nel sangue è di circa due ore, abbastanza breve: per questo il fumatore avverte costantemente l’esigenza di accendere un’altra sigaretta per ripristinarlo.

Una volta assimilata dall’organismo, la nicotina viene trasformata in cotinina, una sostanza più facilmente assorbibile. La cotinina è presente nella saliva, nelle urine, nel latte materno, nei capelli, ed il tempo di eliminazione è dieci volte più lungo di quello della nicotina. 

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Come agisce la nicotina?

Una volta inalata con il fumo di tabacco, la nicotina scorre nel sangue e raggiunge i recettori nicotinici situati nell’amigdala (la parte del cervello che controlla le emozioni) in meno di 10 secondi. Una volta che la nicotina ha raggiunto i recettori vengono rilasciate sostanze che hanno azione psicotropa, cioè che agiscono sulle funzioni psichiche, proprio come la dopamina (gioia e gratificazione), la norepinefrina (riduce l’appetito), le endorfine  (azione anti-ansiogena) e la serotonina (migliora l’umore e riduce l’appetito).

La nicotina induce l’assuefazione dei recettori, che aumentano progressivamente con il passare del tempo, le sostanze rilasciate aumentano il livello di attenzione e danno l’impressione di migliorare la propria performance intellettiva, di gestire meglio l’ansia, e crea uno stato euforico, ma tutto ciò dura pochissimo tempo, così si sente il bisogno di accendere un’altra sigaretta, finchè non si instaura una doppia dipendenza: fisica e psicologica.

Come capire se si ha una dipendenza dalla nicotina?

Esistono vari tipi di test ma, in realtà, è sufficiente chiedere ad un fumatore: “Entro quanti minuti dal risveglio fumi la prima sigaretta?” Non riuscire ad evitare di fumare una sigaretta dopo il risveglio testimonia una dipendenza molto alta.  Uno dei test più famosi è il test di Fagerstrom che, su una scala da lieve a fortissima, stabilisce il livello di dipendenza da nicotina.

C’è correlazione tra nicotina e cancro?

La nicotina non è cancerogena, ma può favorire l’azione del papilloma virus nell’insorgenza del carcinoma della cervice e riduce l’efficacia della chemioterapia. I tumori correlati al fumo sono provocati dalle altre sostanze che vengono inalate quando la sigaretta è accesa.

La nicotina è dannosa per il cuore?
La nicotina aumenta la frequenza cardiaca e induce la vasocostrizione: i vasi sanguigni si restringono diventando meno elastici, il che rende più difficoltoso lo scorrere del sangue. Contribuisce sicuramente all’insorgere dell’ipertensione arteriosa, che causa un maggior rischio di patologie quali cardiopatia ischemica, ictus, malattie vascolari periferiche, insufficienza cardiaca, aneurisma aortico.

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