Benefici e controindicazioni del tè verde: cosa rivela la ricerca dell’Efsa

Pubblicato il

Alimentazione tisane


Benefici e controindicazioni del tè verde: cosa rivela la ricerca dell’Efsa

Con miliardi di tazze al giorno, il tè è la bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua. Ma anche se il tè, specie quello verde, viene spesso presentato come un elisir di lunga vita, non è semplice stabilire se sia davvero salutare. Segui gli articoli con studi scientifici sull'argomento di Spazio SoloSalute®, il tuo centro benessere in centro a Milano per consulenze Naturopatia, Nutrizione, massaggi, bellezza naturale, prodotti naturali.

Viene spesso presentato come un elisir di lunga vita, soprattutto il tè verde, ma non è semplice stabilire se sia davvero salutare: abbiamo provato a fare chiarezza

  1. La ricerca dell’Efsa

La sicurezza delle catechine (antiossidanti della famiglia dei polifenoli ) del tè verde è stata di recente soppesata dagli esperti dell’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) relativamente a possibili effetti sul fegato.

Gli studi

La conclusione è stata che le catechine contenute in infusi di tè verde sono prive di rischi, ma se assunte sotto forma di integratori alimentari, a dosi pari o superiori a 800 mg/giorno, possono rappresentare un problema per la salute.

Lo studio, pubblicato su Molecular Nutrition & Food Research e condotto dai ricercatori Sichuan University di Chengdu, in Cina, si è basato sulla selezione di 96 meta-analisi di studi osservazionali ed hanno sommato i risultati utilizzando uno strumento chiamato umbrella review (un metodo che consente di “mettere insieme” i dati di differenti ricerche)

Le incertezze

Ma allora bere 2-3 tazze di tè al giorno di tè è davvero una strategia utile per allungare la vita? “

Nicola Veronese, geriatra, ricercatore dell’Unità Locale Socio Sanitaria 3 Serenissima di Venezia, ritiene che è difficile dirlo, in quanto gli studi inclusi in questo lavoro si basano sull’osservazione di possibili associazioni fra consumo di tè e malattie/morte, ipotizzando una relazione causa-effetto. E’ anche vero però che gli studi osservazionali hanno molte limitazioni: non possiamo introdurre tutti i possibili fattori confondenti nelle nostre analisi.

Tre tazze per la protezione tumorale?

Secondo gli autori, un consumo di tre tazze di tè al giorno si associa a una riduzione del rischio di alcuni tumori come quelli di polmone, tratto biliare, cavo orale, della tiroide, ma non altri.

Quali ipotesi si possono fare? Le ipotesi riguardano essenzialmente i polifenoli che riducono lo stress ossidativo, in particolare a livello del Dna. I polifenoli possono anche prevenire la formazione di radicali liberi e mutazioni epigenetiche, cioè quelle che non alterano l’espressione dei geni. Ma attenzione; “ricordiamo che il consumo di tè a temperature elevate (superiori a 55-60°C) è stato associato a un aumentato rischio di tumori dell’esofago e dello stomaco per i danni che le bevande bollenti possono arrecare alle mucose”.

consulenza con naturopata online simona vignali

Vuoi potenziare il tuo benessere e la tua salute con le strategie naturali della Naturopatia? Prenota una consulenza con Naturopata online

Una difesa per il sistema cardiovascolare?

I ricercatori dicono che il consumo di tè, specie quello verde, risulterebbe protettivo per il sistema cardiovascolare, in particolare nei confronti di malattie come cardiopatia coronarica, infarto miocardico, ictus. E’ stato anche suggerito che alcune catechine del tè verde possano ridurre la sintesi di colesterolo, aumentandone l’eliminazione con le feci e interferire con l’assorbimento dei lipidi.

È chiaro, tuttavia, che sono necessarie conferme, inoltre va chiarito se davvero l’aggiunta di latte al tè possa contrastarne gli effetti positivi sul sistema cardiovascolare annullando l’effetto dei polifenoli che vengono legati dalle proteine del latte.

La salute cognitiva

Si dice anche che anche la salute cognitiva possa trarre vantaggio dal tè. Le ipotesi derivano dall’abilità delle catechine nel migliorare la plasticità delle cellule cerebrali oltre che altri effetti più generali come quello antiossidante (il cervello è l’organo che produce più radicali liberi).

Le precauzioni in caso di insonnia e non solo

Ci sono casi in cui sarebbe meglio evitare di bere tè: “Il tè può peggiorare i sintomi del reflusso gastro-esofageo per la presenza di caffeina che aumenta la secrezione acida a livello gastrico e può avere effetti eccitanti di cui tener conto in caso di ansia o di insonnia

Le conclusioni

“I dati sembrano più che rassicuranti sul consumo di tè assunto con moderazione, a temperature non elevate e, direi anche evitando o limitando l’aggiunta di zucchero”.

Non bisogna però trascurare i fattori che sicuramente rendono la vita più lunga e sana come l’astensione dal fumo, il giusto peso corporeo, l’attività fisica.

Alimentazione tisane


Sullo stesso argomento

Leggi anche...