Meditazione Dinamica di Osho


Meditazione Dinamica di Osho

Meditazione Dinamica: Osho e meditazione attiva | Spazio SoloSalute® centro meditazione Milano

Con meditazione Dinamica si intende solitamente l'insieme di tecniche insegnata dal Maestro Spirituale Osho. La meditazione, chiamata anche meditazione attiva, veniva praticata nell'Ashram del Maestro, e solo successivamente diffusa dai suoi discepoli. La pratica dinamica di Osho prevede esercizi di meditazione in cui il movimento e il respiro, intensi e ripetuti, servono come oggetto di osservazione al praticante per raggiungere uno stadio di quiete e meditazione profonda. Se vuoi praticare meditazione a Milano, vieni al centro di meditazione Spazio SoloSalute®.

Chi era Osho

Osho Rajneesh era un professore di filosofia indiano che abbandonò l’insegnamento per iniziare a diffondere il suo credo e ciò che intendeva per spiritualità e pratica spirituale.

Dopo aver ottenuto l’illuminazione, come da lui descritta, iniziò a tenere discorsi in giro per l’India e a diffondere i suoi insegnamenti.

Nel 1974 fondò un ashram (comunità spirituale) a Poona, in India, dove radunò, negli anni, diversi proseliti. Negli anni ottanta fondò una Comune nello stato dell’Oregon. La comune, però, ebbe vita breve perché alcuni adepti commisero degli atti illegali e furono denunciati dallo stesso Osho. La Comune fu obbligata a chiudere.

Il governo degli Stati Uniti non lo appoggiò e Osho fu indotto a fare rientro in patria, in India. Poco dopo le sue condizioni di salute peggiorarono. Per quello che stava accadendo, Osho accusò le prigioni americane in cui fu rinchiuso. Sostenne di essere stato vittima di avvelenamento. Passò a miglior vita nel 1990, all’età di 58 anni.

Osho è stato un apprezzato autore di diversi testi, attraverso i quali ha trasmesso il suo credo e incitato alla libertà spirituale. È, nel contempo, anche un autore molto controverso e criticato, soprattutto per il suo stile di vita, da chi non lo ritiene coerente con i suoi insegnamenti.

In Italia e nel mondo esistono parecchi ashram gestiti dai seguaci di Osho, un personaggio amato ed odiato allo stesso tempo, che ha comunque lasciato un segno indelebile nel mondo delle pratiche spirituali.

Filosofia di Osho

Osho riteneva ogni religione molto faziosa e le riteneva dei veri e propri “sistemi di potere” atti a circuire le persone con una mente labile.

Proponeva una pratica di meditazione non coercitiva, che aiutasse le persone ad andare “oltre la mente”. Questo obiettivo era raggiunto in modo molto naturale.

La meditazione di Osho puntava e punta l’accento sulla consapevolezza, quindi l’essere presenti e attenti ad ogni cosa e ad ogni stato d’animo.

Osho riteneva che l’uomo moderno non potesse facilmente raggiungere questa consapevolezza attraverso le pratiche tradizionali e antiche, fino ad allora conosciute.

Questo perché l’uomo moderno, occidentale, non riesce a tenere perfettamente la postura, come consigliato nell’antica tradizione, non riesce a mantenere fermo lo sguardo e, quindi, non può giungere ad una completa interiorizzazione.

Il motivo è che la mente dell’uomo moderno, così come il suo corpo, non sono preparati per un certo tipo di meditazione e certe regole da seguire.

Meditazione dinamica secondo Osho

Osho suggerisce delle meditazioni chiamate “Active Meditations”. Tra queste c’è la meditazione dinamica. La meditazione dinamica è suddivisa in cinque stadi correlati.

Nei primi tre stadi, utilizzando la musica come accompagnamento, per scandire il ritmo, si utilizza il corpo totalmente.

Si respira con forza, si urla, si ride, si salta con le mani alzate, sino al raggiungimento della stanchezza fisica totale. Questo perché il corpo e la mente vanno scaricati completamente da scorie mentali ed emozioni negative, in modo che la mente stessa possa creare, una volta ripulita, pensieri sani ed edificanti. Quindi la mente assumerà un nuovo modo di pensare e di percepire la realtà.

Il quarto stadio è caratterizzato dal silenzio. Nel silenzio si rimane in una postura statica, di assoluta immobilità, osservando con consapevolezza il corpo e i pensieri che sopraggiungono.

Nel quinto stadio, l’ultimo, si danza a suon di musica, celebrando la vita. La gioia nasce spontaneamente perché la mente si è liberata dai pensieri negativi e ci si è energeticamente ricaricati.

Scopo della pratica

Osho affermava che l’uomo moderno vive in modo convulso e non riesce a fermarsi; quindi occorre una pratica che gli permetta di scaricare tutta questa frenesia mentale e fisica, tutto questo susseguirsi di pensieri affastellati e di esagerato dinamismo,

L’uomo moderno non riesce a stare fermo. È impensabile farlo fermare in meditazione. Deve scaricare questa irrequietezza prima di riuscire ad interiorizzarsi.

Questo è lo scopo della meditazione dinamica di Osho: far scaricare le tensioni fisiche e mentali, il turbinio mentale, per giungere naturalmente ad uno stato di interiorizzazione, di meditazione. La meditazione diventa un modo di essere naturale, un modo di porsi dinanzi alla realtà percependola senza filtri; un modo di porsi dinanzi alla vita con l’innocenza di un bambino.

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